IL GINOMANAGEER - Valle D Aosta Trasgressiva

IL GINOMANAGEER - Valle D Aosta Trasgressiva

Io e Luciana siamo una bella coppia felice di trentenni sposati da 5 anni.
Io non posseggo certo un fisico speciale: non sono alto, già presento problemi di stempiamento precoce e, se mi metto a correre ho un record netto sui 100 m di 10 minuti. A letto credo di essere abbondantemente normale ma spesso soffro di eiaculazione precoce: insomma, una mezza frana anche li
Tutto il contrario Luciana: un fisico bestiale che fa girare tutti gli uomini che incrocia, lunghi capelli biondi leggermente ondulati ed un passo da indossatrice. Ottima cuoca a letto è la fine del mondo: lasciatelo dire a me che sono suo marito.
Onestamente non capisco cosa abbia trovato in me una donna di tal fatta ma, fintanto che è mia moglie, posso solo ringraziare il cielo di avermela data
Siamo sempre stati felici e lei è sempre stata contenta quando la toccavo in qualche modo: mi guardava con finta ira “Ma come ti permetti?” poi, ridendo faceva di tutto per agevolarmi ed, in genere, finivamo poi felici a letto a far l’amore.
Devo quindi sire che per me è stato quasi uno shock quando, rientrando, una calda sera d’estate, rispose distrattamente al mio bacio di benvenuto.
Non diedi molto peso alla cosa, anche se era la prima volta, e mi spostai momentaneamente in salotto per lasciarla libera di cambiarsi e di cucinare la nostra cena,
Lei era di schiena, intenta a cucinare il risotto
Cercando di divertirla la sorpresi silenziosamente alle spalla e le infilai una mano tra le cosce risalendo velocemente verso le mutandine.
Con mia sorpresa irrigidì le gambe, quasi volesse difendere quel trofeo che ormai era già mio da un pezzo.
“Oggi no” disse severa e continuò a rimescolare la padella
Non mi arresi: una cosa le piaceva da morire, essere munta con leggere strizzate dei capezzoli.
Tolsi la mano e lesto cercai di insinuarla nella sua scollatura tra le mammelle
“Insomma quante volte devo dirti di no?” scattò inviperita “Smettila una buona volta. Se non sai star fermo apparecchia la tavola che poi dobbiamo parlare.
Le cose non andavano assolutamente come al solito. Temendo di aver fatto qualcosa che l’avesse offesa (anche se proprio non riuscivo ad immaginare cosa), mi affrettai ad obbedirle
Avevo terminato da pochi minuti quando Luciana entrò in sala da pranzo recando una bottiglia del mio vino preferito
“Stappala intanto che vado a prendere il risotto” comandò
Respirai di sollievo: qualsiasi cosa fosse capitata non doveva poi essere così grave: forse Luciana aveva solo un momento storto
Tornò dopo pochi istanti con due piatti colmi di cibo: li mise sulla tavola e versò due coppe di vino invitandomi ad un brindisi
“Oggi festeggiamo la nostra separazione” mi comunicò ”Questo è l’ultimo piatto che ti preparo e da stasera dormirai solo nel letto: hai capito? “
“Ma Luciana, e tu dove dormirai? Abbiamo un letto solo ed è matrimoniale e poi. Perché mai dobbiamo separarci? Ci siamo sempre trovati bene sotto le lenzuola e non ti sei mai lamentata delle mie prestazioni”
Un sorriso tenero apparve sul suo volto “Povero caro, sempre così buono ed ingenuo. Mi sono fatta un amante che mi ha invitato a trasferirmi da lui ed ho deciso di accettare. Sono tornata a casa solo per preparare le valige e poi potremo considerare chiusa la nostra storia”
“Vuoi uccidermi?” le risposi “Ho sempre temuto un momento come questo. Un terribile momento in cui non ti avrei più avuto al mio fianco e l0aria abbandonerà i miei polmoni.
So di non essere il meglio che c’è sulla piazza e sinceramente non ho mai capito il motivo per cui tu ti sei sentita attratta da me al punto di sposarmi, ma ora, essere tuo marito è le ragione stessa della mia vita.
Ti prego non lasciarmi!
Vuoi un amante? Credo che tu ti meriti qualcuno migliore di me. Sono disposto ad accettarlo, ad accompagnarti io da lui ogni volta che ne avrai la voglia e ad attenderti per riaccompagnarti a casa ma non lasciarmi. Farò tutto quello che vuoi se non mi abbandonerai. Avrai magari qualche fantasia erotica che comprenda un marito imbecille e cornuto. Chiedimela ed io anche in questo caso sarò al tuo servizio: solo NON LASCIARMI”
Mi guardò con una traccia dell’antico affetto negli occhi “”Mi ha descritto una vita da schiavi. Veramente vuoi spingerti fino a qusto punto?”
“Si amire: io sono tuo corpo ed anima. Vuoi scopare un altro? Se lo vorrai sarò lieto di starvi a guardare felice della tua felicità e pronto a soddisfare in qualsiasi momento ogni tuo deiderio”
“Questa è un’offerta che non posso rifiutare devo considerarla bene. Mangia il risotto mentre rifletto sulla cosa”
Passò qualche minuto poi riprese “Sei disposto a soddisfare qualsiasi mia fantasia?”
Smisi di mangiare ed assentii con entusiasmo
“In effetti una cosa ci sarebbe in cui un marito servizievole sarebbe lì interprete parfetto un GINOMANAGER. Vuoi assumere tu questo ruolo?”
“Se me lo chiedi tu: SI. Anche se non so di cosa si tratti. Se mi spiegherai cosa devo fare sarò il più perfetto dei gino…etc-“
“Ti spiego la mia fantasia e se accetterai allora non varrà più la pena di abbandooonarti.
Il ginomanager è colui che ha cura della figa in tutti i suoi aspetti.
La prepara al coito gendo colla bocca e con le mani, quando la ritiene pronta accompagna al suo ingresso il pene che la penetrerà ma che sa che mai, il suo uccello. Potrà più penetrarla e che, al termine del coito, la ripulisce personalmente usando solo la suo bocca per questa necessità”
“Si amore” interruppi “tutto quello che vuoi. In questo modo non solo non mi lasceresti ma addirittura potrei toccare la tua splendida fighetta, a mia volontà vero?”
“Non solo la figa ma tutto il corpo. Sai che una donna deve essere accarezzata e coccolata lungamente per cominciare a bagnarsi. Se accetterai questa sarà la tua mansione: mi preparerai ma, ricordati, TU NON MI PENETRERAI MAI”
“Ci sto, ci sto”risposi con entusiasmo “Da ora sarò il tuo ginoman****. Non avrai mai a lamentarti di me. Ti accompagnerò dal tuo amante, ti preparerò al coito, accompagnerò il suo uccello sin dentro la tua figa e controllerò, mentre scopi, che tutto vada par il verso giusto. Quando avrai finito ti ripulirò a colpi di lingua in modo che tu non debba aver fastidi di nessun tipo dopo una scopata soddisfacente”
“Ci sarebbe ancora una cosa” mi rispose “Quando dico che dovrai ingoiare tutto quello che esce dalla mia figa, intendo dire proprio tutto”
“Certo ribattei, ne sono conscio e sono disposto a farlo, il sapore dello sperma addolcito dalle tue secrezioni mi sembrerà un immenso premio visto da dove proviene!
“Forse non ci arrivi. La figa si usa per scopare ed è un uso molto soddisfacente, ma normalmente, quando non scopo per cosa la uso?” domandò
“Beh, non saprei, per fare la pipi?” domandai
“Esatto ed anche quella è una cosa che dalla figa esce. Se vuoi essere il ginomanager di tua moglie dovrai liberarla pure di quella e con golosità ed entusiasmo. Quella dovrà diventare la tua unica bevanda disponibile però quando io ne avrò voglia, non ne posseggo certo una scorta illimitata”
“Non saprei amore, berla tutta sarà un semplice esercizio di volontà, ma essene goloso non posso promettetelo: dovrei provarla prima”
“A questo rimediamo subito” Rispose ed alzatasi si tolse le mutande “Giusto ora me ne scappa un goccetto. Vuoi provarla?”
Mi avvicinai ed applicai le labbra a quella fonte di delizie. In un attino un fiotto mi riempì la bocca e d0stinto lo ingoiai. Era proprio un goccio finì subito ed io, già che ero in posizione. Ne approfittai per dare una ulteriore succhiatina ed una bella leccata alla fonte delle mie delizie, poi mi staccai
“Il sapore non è malvagio, dopo il primo istante di sorpresa ti ci abitui subito ed al secondo istante impari ad apprezzarlo. Si posso dirti che se lo vuoi ne diventerò goloso”
Mi rimisi a tavola per terminare il risotto e dopo un cucchiaio presi il bicchiere per un sorso di vino ma Luciana mi bloccò la mano a mezz’aria
“No, tu ora sei il mio ginomanager e solo una dovrà essere la tua bevanda: quella che io stessa ti produrrò” Così dicendo vuotò lei stessa il calice “Ora ho un marito da mantenere e devo assumere abbastanza liquidi da non farlo morire di sete
Abbassai il capo obbediente ma felice: le condizioni erano un po’ dure ma Luciana sarebbe rimasta con me!

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